Il caffè contiene molte sostanze che favoriscono le normali funzioni del nostro organismo. Tra queste il potassio che aiuta le contrazioni muscolari, prevenendo anche crampi, stiramenti, ecc. Di conseguenza dà una mano anche al muscolo più importante: il cuore.
Il magnesio svolge un ruolo fondamentale nel sistema nervoso ed il calcio, com'è noto, nutre e rinforza ossa e denti. Il manganese ed il cromo, inoltre, favoriscono il metabolismo dei carboidrati e le attività enzimatiche all'interno delle cellule.
Una tazzina di caffè è praticamente priva di valore energetico (solo 2 calorie) e quindi non fa ingrassare come molti credono; non essendo per questo considerato un alimento dall'Organizzazione mondiale della sanità, il caffè fornisce vitamine come la E antiossidante e la PP che mantiene integri i tessuti in genere ed il sistema nervoso.
Com'è ormai risaputo, grazie anche alla presenza delle sostanze citate, un consumo abituale e non eccessivo di caffè si rivela un ottimo stimolante per il sistema nervoso centrale e svolge un'eccellente azione cardiotonica favorendo così il sistema cardiovascolare. Ovviamente, in casi di cardiopatie o comunque in presenza di situazioni di forte stress per il cuore bisogna limitarne il consumo. Senza essere una sostanza "dopante" contribuisce alla formazione di glicogeno nel sangue, la benzina preferita dai muscoli durante i lavori di resistenza.
Non è vero che il caffè mantiene la pressione alta! Semmai - se preso occasionalmente - comporta un trascurabile e temporaneo innalzamento dei valori abituali, che può invece rivelarsi utile in casi di ipotensione e mancamenti improvvisi in genere. Va invece evitato in casi di ipertensione di origine renale.
Non è vero che il caffè è cancerogeno, anzi le sue funzioni benefiche sulle funzioni intestinali prevengono tumori al colon ed al retto. Inoltre i chicchi contengono vari agenti anticancro che rimangono intatti anche dopo la tostatura: studi su animali hanno rivelato una diminuzione del 60% nell'insorgere di tumori mammari ed addirittura del 90% in quelli orali.
Non è vero che la tazzina fa innalzare il colesterolo: infatti, una volta filtrato, il caffè bollito non presenta più quei grassi che potrebbero innalzarne i valori.
Non è neanche vero che il caffè provoca aritmie ed extrasistoli: la loro causa va ricercata da tutt'altra parte. Come qualsiasi eccitante provoca aumenti del battito cardiaco in funzione della quantità ingerita, ma qui non siamo certo nel campo delle patologie!
Se si soffre di emicrania, il consumo di caffè potenzia gli effetti dei farmaci antidolorifici prescritti dal medico. Se si soffre di asma tre tazzine al giorno tengono lontani gli attacchi; infatti la caffèina, una volta ingerita, si scompone in teofillina, sostanza prescritta nel trattamento dell'asma.